lunedì 1 agosto 2011

Dune Seconda parte - Muad'dib

Seconda parte - Muad'dib

Vivendo coi Fremen, Paul e Jessica scoprono ben presto il più custodito segreto di questo popolo: da anni i Fremen sono impegnati in un processo di profonda trasformazione ecologica del loro pianeta, con l'obiettivo di rendere l'ambiente più accogliente per gli umani. Tale progetto è stata ispirato dal precedente planetologo imperiale, padre di Liet, e comporta un lento e laborioso processo fatto di piccoli interventi, come il consolidamento delle dune con vegetazione e la raccolta dell'umidità atmosferica mediante condensatori. Il lavoro coinvolge l'intera popolazione Fremen ed è destinato a durare alcuni secoli, ma essi sono un popolo paziente. Paul propone a Liet un'alleanza con gli Atreides, di cui il ragazzo è ora il duca, promettendo di aiutarli nella loro impresa accelerando il processo, ma mentre discutono la base viene scoperta da forze Harkonnen alla ricerca dei fuggitivi. Grazie al sacrificio di Duncan e Liet, Paul e Jessica riescono a fuggire a bordo di un ornitottero e fanno perdere le loro tracce gettandosi in una tempesta di Coriolis.

Dati certamente per morti, il barone Harkonnen si convince senza ombra di dubbio della definitiva vittoria e procede con i suoi intrighi, animato da un'ambizione che vorrebbe portare la famiglia Harkonnen addirittura al trono imperiale. Come primo passo, affida il governo di Arrakis al nipote Rabban ordinandogli di spremere da Arrakis tutto il profitto possibile, per ripagare la Casa dell'enorme prezzo pagato alla Gilda Spaziale per il trasporto delle truppe sul pianeta. In realtà il barone desidera che la popolazione prenda ad odiare Rabban per poterlo poi sostituire con Feyd-Rautha, suo erede designato. La crudeltà del cugino permetterà al secondo e ben più promettente nipote di presentarsi alla gente di Arrakis come un salvatore, creandosi una base di consensi e potere su un pianeta tanto cruciale nella politica galattica e mettendolo in una buona posizione per una ulteriore ascesa.

Ma Paul e Jessica sono riusciti a sopravvivere alla tempesta e a fare un atterraggio di fortuna in un punto sconosciuto del pianeta. Costretti ad abbandonare il velivolo danneggiato, iniziano un difficile viaggio a piedi attraverso il deserto. Sotto la pressione delle avversità e grazie all'esposizione alla spezia, cui è sottoposto fin dal suo arrivo su Arrakis, alcuni dei poteri di Paul cominciano a risvegliarsi ed alcune vaghe visioni di possibili futuri si fanno strada nella sua mente. Grazie a tali visioni, Paul vede una possibile via per la restaurazione degli Atreides e la rivincita sui suoi nemici, a patto che riesca a sopravvivere al deserto ed a prendere contatto con i Fremen. Insieme a queste, però, egli vede altre e più inquietanti possibilità: immagini di eserciti fanatici inneggianti il suo nome, sguinzagliati per la galassia in una jihad che travolge un numero incalcolabile di vite.

Dopo un lungo cammino, Paul e Jessica incontrano una truppa di Fremen. Jessica riesce a disarmare il loro capo Stilgar a mani nude grazie al suo addestramento Bene Gesserit e questi, impressionato da questa tecnica, offre loro accoglienza presso il suo sietch. In questa occasione Paul incontra per la prima volta Chani, una ragazza Fremen che egli da tempo vedeva in alcuni sogni ricorrenti in una limitata prima manifestazione dei suoi poteri di preveggenza.

Durante una sosta, Jessica e Stilgar hanno modo di discutere sulla situazione e sui loro rapporti; presso i Fremen il capo è per definizione il guerriero più forte e sconfiggere il capo è il tipico modo per prendere il suo posto. Avendo dimostrato di essere più forte, Jessica potrebbe rappresentare una minaccia per la sua autorità perciò, essendo una Bene Gesserit, Stilgar le propone di diventare la loro Sayyaddina, una sacerdotessa Fremen. In tale veste lei può detenere un'autorità paragonabile a quella di Stilgar, ma senza conflitti. Inoltre la Reverenda Madre dei Fremen sta invecchiando e sarebbe un segno del destino se la madre del Lisan Al-Gaib giungesse giusto in tempo per prenderne il posto.

Prima di ripartire uno dei Fremen, Jamis, offesosi per essere stato disarmato da Paul durante quel primo incontro, lo sfida a duello all'ultimo sangue col pretesto di verificare se egli sia davvero il Lisan Al-Gaib della profezia. Un confronto tra un combattente veterano e un ragazzo di quindici anni può sembrare impari, ma Paul ha dalla sua parte anni di addestramento da parte dei migliori spadaccini della galassia, Duncan Idaho e Gurney Halleck e, per quanto riluttante ad uccidere, alla fine ha la meglio sul suo avversario, creandosi una fama nella tribù. Ancora scosso dalla sua prima uccisione, Paul è costretto a partecipare ad una toccante cerimonia funebre dove prende pienamente coscienza delle conseguenze delle sue azioni e ha il suo primo vero assaggio dell'asprezza della vita dei Fremen. Al culmine della cerimonia il ragazzo non riesce a trattenere le lacrime, cosa che genera grande impressione fra i Fremen che, per risparmiare acqua, piangono assai raramente fin dalla più tenera età. L'atto di "donare l'acqua ai morti" assume per il gruppo un forte valore sacro che rafforza la convinzione di aver trovato in lui il messia. Paul viene quindi accettato definitivamente nella tribù col nome segreto di Usul, la base del pilastro, e il nome pubblico di Paul Muad'Dib, dal nome di un piccolo topo canguro del deserto di Dune. Giunti a Sietch Tabr, la comunità di provenienza della truppa, Paul, secondo le usanze Fremen, diviene capo della casa di Jamis e assume responsabilità per la moglie Hara e i due figli. Inoltre viene a sapere che Liet Kayes è morto in un incidente palesemente organizzato dagli Harkonnen e che Chani era sua figlia. Jessica riceve l'investitura ufficiale a Sayaddina e viene rapidamente convocata la Revenda Madre per la cerimonia di successione. Jessica scopre con sconcerto che anche la cerimonia fremen, come quella delle Bene Gesserit, comporta il rito dell'Agonia della Spezia, cioè l'assunzione di essenza di spezia, un liquido prodotto dai giovani vermi delle sabbie quando vengono avvelenati con l'acqua. Tale liquido è altamente tossico e la prova può essere superata solo se la candidata padroneggia le tecniche di controllo della mente sul corpo al punto da metabolizzare il veleno riducendolo ad una forma innocua. L'intensità dell'esperienza causa nella candidata il risveglio delle memorie ancestrali delle sue antenate femmine, che dal quel momento diventano disponibili a livello cosciente aggiungendosi alle profonde doti intellettive di una Reverenda Madre. Durante la trance della prova una Reverenda Madre più anziana e prossima alla morte può inoltre passare la sua memoria alla nuova Reverenda Madre, in modo che le esperienze e le conoscenze accumulate in una lunga vita non vadano perdute. Jessica possiede certamente il livello di addestramento necessario ad affrontare la prova e ad assumere il massimo rango delle Bene Gesserit e normalmente non esiterebbe, tuttavia in questo momento lei è incinta da alcune settimane della figlia del duca Leto e l'agonia della spezia può rivelarsi estremamente pericolosa per il feto. Il pericolo non è tanto di un possibile aborto, ma nel fatto che il processo di risveglio delle memorie precedenti coinvolgerebbe anche la bambina che diventerebbe cosciente di sé pur essendo ancora solo un embrione di poche settimane. Le cronache Bene Gesserit riportano vari casi del genere, i cosiddetti "prenati", bambini nati già con facoltà mentali adulte, ma in tutti i casi il piccolo, non avendo la forza di tenere a bada le personalità degli antenati, finisce per esserne sopraffatto e "posseduto" da un antenato particolarmente forte e malvagio, creando una "abominazione". Nonostante il pericolo, tuttavia, Jessica non può sottrarsi alla prova, le circostanza non consentono rimandi, e la bambina subisce il trauma dell'agonia della spezia.

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